Elyon comandante in capo

Foto di Cristina Gottardi pubblicata su Unsplash

L’idea di Elyon comandante in capo di “forze aliene” è un’idea costante del Sig. Biglino che spesso ricorre.

Mi ero già occupato di tale tesi, facendo notare che nella Bibbia il Dio di Israele è chiamato anche Elyon e che il Sig. Biglino non prendesse a riferimento il versetto di Genesi 14,22 in cui il tetragramma è palesemente associato ad Elyon.

Nel video “La spartizione – Elohim e Theoi greci“, pubblicato sul proprio canale YouTube il 31 dicembre 2023 (ma che è la riproposizione di un video di qualche anno fa) il Sig. Biglino torna sull’argomento, citando anche il versetto di Genesi sopra menzionato, accusando la tradizione ebraica di aver alterato il testo originario di Genesi per veicolare il messaggio del Dio unico.

L’accusa

Il Sig. Biglino mostra nel video la comparazione tra il testo di Genesi non vocalizzato scoperto a Qumran ed il testo masoretico, evidenziando che nel primo, che è più antico, non appare il tetragramma che sarebbe stato aggiunto successivamente nel testo masoretico. Aggiunge anche che nel passo vi è il termine “qanah“, normalmente tradotto con “creatore“, ma che invece significherebbe “possessore“.

La traduzione del passo del Sig. Biglino, pertanto, è la seguente: “Alzo la mano davanti ad El Elyon, possessore del cielo e della terra“.

Dunque, non si farebbe riferimento al Dio di Israele e non vi sarebbe un Dio creatore, ma solo uno che ha in possesso cielo e terra. Avendone possesso l’avrebbe poi suddivisa tra i vari elohim, cioè gli alieni, o “quelli lì” come ama affermare.

Ma come stanno realmente le cose?

Il testo di Qumran

Il Sig. Biglino mostra il testo di Qumran come se fosse il testo originario non vocalizzato del libro della Genesi, da cui poi i masoreti avrebbero redatto il testo aggiungendo i segni vocalici.

In realtà quel testo non è il libro della Genesi, ma un testo apocrifo in uso presso la comunità degli esseni e rinvenuto a Qumran nel 1947. Il testo è etichettato con 1Q20 o 1QapGen ed è anche chiamato Storia dei Patriarchi o Apocalisse di Lamech.

In definitiva non è altro che una narrazione del libro della Genesi, quindi compararlo con il testo masoretico è fuorviante, sempreché non venga fatto in malafede.

Nel video del Sig. Biglino, tra l’altro, nella parte alta della pagina del libro è evidente in modo chiaro il titolo “Storia dei Patriarchi“.

Nulla a che vedere, pertanto, col libro della Genesi.

La mancanza del tetragramma

Altra cosa su cui richiama l’attenzione il Sig. Biglino è la mancanza del tetragramma nel testo di Qumran riferito a Genesi 14,22 e, pertanto, come già indicato sopra, il passo reciterebbe “Alzo la mano davanti ad El Elyon, possessore del cielo e della terra“, e non “Alzo la mano davanti a YHWH El Elyon […]”.

Ciò, secondo la tesi del Sig. Biglino, significherebbe che in origine il possessore del cielo e della terra era El Elyon e che poi l’avrebbe divisa tra i vari Elohim, cioè “quelli lì“. YHWH ed Elyon sarebbero distinti ed Elyon sarebbe il “più alto” in grado della gerarchia militare di “quelli lì”.

Avendo già dimostrato sopra che il testo di Qumran a cui fa riferimento il Sig. Biglino non è il libro della Genesi, ma solo una sua narrazione in uso presso la comunità essena, basterebbe ciò per affermare che la tesi dell’alterazione a cura masoreti per veicolare il monoteismo non è da considerare, perché basata su qualcosa che non può essere presa in considerazione, ma c’è dell’altro.

Nel testo qumranico il tetragramma è sostituito con il termine aramaico “מרא” (marah), cioè Signore (si veda dizionario aramaico-italiano Glosbe), come si può rilevare dallo stesso testo mostrato nel video dal Sig. Biglino e che ho evidenziato in rosso.

La comunità degli esseni era molto ligia al rispetto a non servirsi del nome di Dio invano e neanche lo scrivevano, sostituendolo con Signore, o addirittura con 4 punti.

Il testo qumranico, pertanto, è il seguente: “Alzo la mano davanti ad El Elyon, Signore creatore del cielo e della terra”.

Dunque in quel testo YHWH, chiamato Signore, non è affatto distinto da El Elyon, così come non è distinto nel testo masoretico.

Il verbo qanah

Come già scritto, il Sig. Biglino ritiene che il verbo קָנָה (qanah) non si debba tradurre con “creatore“, ma con “possessore“. Elyon, pertanto, sarebbe il possessore della terra che poi avrebbe spartito tra i vari elohim, cioè “quelli lì“.

A sostegno della sua tesi cita anche un dizionario di ebraico biblico.

La verità è che quel verbo non ha un solo significato, ma ne ha anche altri, e come spesso accade al Sig. Biglino, prende il significato che più gli fa comodo.

Consultando il dizionario Brown-Driver-Briggs, definito dallo stesso Sig. Biglino “il più importante dizionario biblico“, possiamo rilevare che quel verbo per Genesi 14,22 indica “of God as originating, creating“, quindi di Dio creatore.

Lo stesso dizionario, inoltre, indica la stessa traduzione per Salmo 139,13 “Sei tu che hai formato (qanità) i miei reni e per Proverbi 8,22 “Il Signore mi ha creato (qanani) come inizio della sua attività“.

Il Sig. Biglino dovrebbe spiegare come tradurrebbe questi due passi. Sempreché non voglia affermare che il Signore sia stato l’acquirente dei reni del salmista.

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