Nibiru

Ho letto/ascoltato che nel nostro sistema solare ci sarebbe un decimo pianeta di cui parlavano anche i Sumeri: Nibiru.Riproduzione del sigillo accadico VA243

Nibiru è un presunto pianeta citato da Zecharia Sitchin nei suoi testi, la cui esistenza è tratta da personali interpretazioni dei testi sumerici. Gran parte delle tesi del Sig. Biglino si rifanno a tali interpretazioni. Nella nota a pag. 18 de “Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia” il Sig. Biglino, riferendosi ai testi di Sitchin ha scritto:

[…] costituiscono la fonte primaria e insostituibile per quanto detto in seguito circa i Sumeri e i loro racconti“.

Per il Sig. Biglino, pertanto, per parlare dei racconti dei sumeri non ci sono altre fonti, se non quella insostituibile di Sitchin e, a pag. 42, riporta il disegno (riprodotto in questa pagina) del sigillo accadico VA243 con la seguente descrizione:

Riproduzione del particolare del sigillo accadico VA243 custodita presso il Museo di Stato di Berlino, con la raffigurazione del Sole con 11 corpi celesti: i 9 pianeti conosciuti, la Luna e… Nibiru?“.

Come è possibile notare sul sito del CICAP, tuttavia, in realtà i corpi celesti sono 12, non 11. Sullo stesso sito, inoltre, è possibile visualizzare l’intero sigillo su cui si può scorgere la presenza di un altro “corpo celeste“.

Dovendo seguire la logica di Sitchin e Biglino dovremmo affermare che il sigillo mostra 13 pianeti, di cui uno esterno al nostro sistema solare.

Da notare, infine, che quanto raffigurato nel sigillo non è il sole, ma una stella. I sumeri, infatti, rappresentavano il sole in modo completamente diverso.

Ancora una volta le prove archeologiche del Sig. Biglino lasciano il tempo che trovano.

Ho letto che ci sarebbero anche prove scientifiche dell’esistenza di un decimo pianeta nel nostro sistema solare.

A partire da pag. 19 de “Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia” il Sig. Biglino elenca una serie di scoperte scientifiche che “in qualche modo confermano le “incredibili”, “inaccettabili” ipotesi astronomiche appena esposte“.

Dall’elenco esaminiamo solo la prima per dimostrare quanto sia abile l’autore del citato libro ad alterare la verità. Per le altre si rimanda qui dove si troveranno tutte le confutazioni dettagliate.

Nel 1999 Mario Di Martino, astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Torino, ha scoperto che le deviazioni dell’orbita di 82 comete (tra cui la “famosa” cometa di Halley) sono dovute a un pianeta grande circa tre volte Giove, con orbita retrograda inclinata rispetto ai piani orbitali degli altri pianeti a 25 UA (Unità Astronomiche) dal Sole“.

Basterebbero solo queste righe per dimostrare al Sig. Biglino che tale scoperta nulla ha a che fare con il Nibiru descritto dall’insostituibile fonte primaria Sitchin, poiché questi pone il fantomatico pianeta tra Marte e Giove, mentre una distanza di 25 UA lo porrebbe tra Urano e Nettuno. Ma andiamo avanti.

Occorre precisare che la scoperta citata dal Sig. Biglino non è dell’astronomo Mario Di Martino, il quale ha solo scritto un articolo sul N. 205 della rivista “L’Astronomia” del gennaio 2000, in cui si legge:

Contemporaneamente, un gruppo di ricercatori, dell’Università della Luisiana (USA), coordinati da J. Matese, dopo aver studiato il comportamento orbitale di 82 comete probabilmente provenienti dalla Nube di Oort, afferma che l’oggetto potrebbe essere un pianeta o una nana bruna – un oggetto intermedio tra un pianeta e una stella – di massa pari a tre volte quella di Giove orbitante intorno al Sole a una distanza di 25 mila U.A […] L’oggetto proposto come corpo perturbatore secondo Matese avrebbe un periodo orbitale attorno al Sole di 4-5 milioni di anni mentre per Murrey il periodo sarebbe di circa 6 milioni di anni e il moto retrogrado, cioè in direzione opposta a quella seguita dai nove pianeti tradizionali“.

Quindi il Sig. Biglino nel suo scritto, oltre ad aver sbagliato l’attribuzione della scoperta, ha anche sbagliato a riportare la distanza dell’oggetto intermedio dal sole, appena appena di qualche decina di migliaia di UA. La distanza calcolata, infatti è di 25 mila UA, e non di 25 UA.

Non solo! La fonte primaria ed insostituibile del Sig. Biglino, Sitchin, ha calcolato un periodo orbitale del fantomatico pianeta Nibiru di 3600 anni, mentre quello calcolato dai due studiosi dell’Università della Luisiana varia tra i 4 e 6 milioni di anni.

Sembra evidente, pertanto, che la scoperta riguarda sicuramente altro e non il fantomatico pianeta di Sitchin.

Condividi la pagina

4 Commenti

  1. Non ho potuto fare a meno di leggere il commento qui presente. Il signore parlava di affumicatura e di altre scomodità per la teologia cristiana presenti nella Bibbia. Senza ripetere il mio campo di studi già citato in un altro post su questo sito, vorrei invece ampliare il discorso essendo stato oggetto delle mie ricerche negli ultimi due anni. Per quanto riguarda il godimento degli “dei” nel sentire determinati odori, non si va a mio parere molto lontani dalla più famosa faccenda dei sacrifici, anche sgozzare un capretto era ritenuto opportuno positivo per rendere favorevole il comportamento della suddetta divinità. Certo è interessante come ricorra in più culture anche molto distanti, ma le spiegazioni di Biglino oltre ad essere prive di basi sono anche pretenziose. Quando si parla di esseri con tratti umani nella bibbia, come gli angeli che vengono coinvolti in coiti, oppure che sudano e hanno fame, tutto è riconducibile più semplicemente ad un cambiamento di posizione della chiesa nel corso dei secoli. Prendendo molto semplicemente i vangeli apocrifi, che a differenza di quello che credono i complottisti di turno non nascondono alcunché, sono stati resi tali perché scomodi al fine di perpetrare certi concetti utili in quel determinato momento storico. Trovo ci sia poco da stupirsi di figure sovrumane che hanno tratti umani, nella storia delle religioni è molto più comune osservare ciò che non il contrario.

  2. Ma su signor Giuseppe, veramente lei crede che Biglino le racconti tutte giuste? Sarebbe impossibile. Come tutte giuste non le racconta nessuno. Pensi che nessun parroco, nessun diacono, nessun religioso mi aveva mai detto che il Dio della Bibbia amava annusare certe sostanze e amava bere vino fino a inebriarsi. o che aveva una lista di animali da sacrificargli affinche lui ne potesse annusare l’aroma della bruciatura. Molto interessante, a me in chiesa nessuno lo aveva mai detto. O che gli angeli sudassero, o che mangiassero, o che camminassero, o che facessero sesso con le belle ragazze nessuno in chiesa me lo aveva mai detto. Insomma la tv  bisogna saperla guardare e i libri si leggono tra le riche mi diceva mio padre. La saluto.

    • Se non le racconta giuste, perché le racconta?

      Non mi metto qui a discutere del Dio che annusa sostanze inebrianti e degli angeli che sudano. Queste sono le storielle che narra Biglino, ignorando la cultura e la modalità di narrazione di un popolo antico.

      La saluto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *